Carciofi alla romana

Carciofi alla romana nella versione quasi classica, ci aggiungo giusto qualche piccola modifica di poco conto. Il carciofo alla Romana, viene spesso confuso con il carciofo alla giudea. Eppure non si assomigliano per niente. Uno viene stufato, mentre l'altro viene prima fritto. Comunque, bando alle ciance, qui parliamo di versione "Alla Romana".

Dico che la mia versione è "quasi" classica perché ci aggiungo una modifica, la menta, e un piccolo vezzo, il pan grattato all'aglio. La ricetta originale prevede dell'aglio fresco tritato, io invece faccio macerare del pan grattato con degli spicchi d'aglio, e perciò uso quello. E poi, siccome mi piace, e la cucina Laziale ne usa molta, ci metto, oltre al prezzemolo, anche della menta tritata. A parte quello credo di stare in pieno nella tradizione.

Dunque per fare il pan grattato con l'aglio, niente di complicato, sbuccio un paio di spicchi d'aglio e li metto dentro un barattolo con del pan grattato. Dopo mezza giornata provate ad aprire il barattolo e sentire il profumo...

Faccio la stessa cosa con il sale grosso, ma questo meriterà un capitolo a se.

Ingredienti :

Dei carciofi freschi di qualsiasi tipo anche se la ricetta originale prevede le Mammole o Mamme.
uno spicchio d'aglio oppure il mio pan grattato con aglio
del prezzemolo
della menta
mezzo bicchiere di vino bianco
sale e olio evo

Per prima cosa bisogna sfogliare il carciofo e tenere anche i gambi che vanno mondati dallo strato esterno come nella foto.

Il carciofo deve risultare così, e si può tenere la coda più lunga in base alla pentola usata. Si perché cuoceranno in piedi e coperti, perciò dipende dalla profondità della pentola.

Una volta puliti esternamente, vanno scavati nel cuore così:

Preparate un miscuglio di pan grattato, prezzemolo tritato, menta tritata, sale e olio, e usatelo per riempire il cuore del carciofo crudo.

Ora fate scaldare dell'olio in una pentola, e quando sta per friggere, metteteci i vostri carciofi a testa in giù. Insieme alle code a pezzettini.

Fate soffriggere qualche minuto e poi sfumate con il vino.

Una volta sfumato, aggiungete acqua calda fin al bordo delle foglie, e fate cuocere a fuoco lento e coperto per almeno mezz'ora.

Per sapere se sono cotti, basta inserire i rebbi di una forchetta nella coda del carciofo. Se penetra senza sforzo, allora sono cotti.

Le code a pezzi invece ci metteranno un po' di più, perciò togliete i carciofi e finite a parte la cottura dei gambi.

Non vi resta che degustare questa meraviglia con piatti di carne, oppure come antipasto, sia caldo che tiepido, che freddo.

E se volete la mia versione, fateli riposare una notte intera. L'indomani sono ancora migliori.